In precedenza, abbiamo trattato le principali dinamiche che stanno trasformando i modelli di consumo, i quali richiedono standard di velocità e qualità sempre più alti. Una sfida a cui le aziende sono chiamate a rispondere.

In questo scenario, l’attività logistica si trasforma, uscendo dal concetto che la relega ad una fase conclusiva della catena di produzione. Attraverso un cambiamento di paradigma completo, la logistica diventa oggi centro nevralgico di movimentazione del valore aziendale, e per stare al passo con una realtà in continuo mutamento deve intraprendere un percorso di avvicinamento sempre maggiore all’innovazione e agli strumenti di automazione.

Le operazioni di handling rappresentano una delle fasi più rilevanti della supply chain, soprattutto per il settore Fashion & Luxury; garantiscono la corretta esecuzione di attività cruciali come, ad esempio, il controllo qualità, lo stoccaggio intelligente, il picking just in time. 

Per consentire che i processi avvengano nel rispetto degli standard qualitativi coniugandoli con la sempre maggiore velocità richiesta di esecuzione è necessario che le linee di lavorazione siano progettate disegnando dei flussi capaci di elaborarne la complessità.

Pensare di introdurre sistemi innovativi all’interno di un complesso di logistica pensato con idee obsolete non serve a modernizzare l’approccio all’attività di handling, ma è necessario innovare partendo dal disegno stesso, creando soluzioni pensate per potenziare le capacità e seguire lo sviluppo e l’evoluzione dell’azienda nel corso del tempo.

Esistono infatti idee e strumenti che possono ridisegnare completamente i processi di logistica.

Per quanto riguarda l’organizzazione degli inventari, ad esempio, può essere prevista una gestione completamente automatizzata: una parte del magazzino potrebbe operare in autonomia, anche in orari notturni, evitando che le operazioni di pick&pack vengano interrotte per giorni riducendo il throughput complessivo di un plant logistico. Questo prevede però l’attuazione di diverse operazioni preparatorie, come l’adozione di tecnologia RFID e l’automazione delle linee di movimentazione dei capi appesi. 

Disegnando un flusso coerente tra varchi di ingresso, riscontro della merce e box tecnico di arrivo è possibile puntare all’automazione dell’intero processo di versamento del prodotto finito a fine commessa e stoccaggio dei prodotti.

Per evolvere sempre di più verso uno “speed of sending” funzionale alle necessità introdotte dalla presenza di e-commerce e marketplace, i quali richiedono spedizioni veloci e puntuali, è possibile introdurre delle postazioni di imballo raggiunte da slitte di prelievo automatizzate. Queste sono collegate a delle linee che riconoscono la provenienza dell’ordine e, a seconda delle tempistiche previste, individuano il capo prescelto dal cliente attraverso un codice e lo trasportano nei punti di imballo. 

L’automazione è dunque parte integrante del disegno, pertanto lo scopo di MHART è supportare i clienti condividendo le sfide e progettando impianti che siano in grado di coniugare velocità con qualità nell’esecuzione.

Una gestione ottimizzata dei sistemi logistici può anche supportare attivamente la diminuzione degli sprechi. Parliamo, ad esempio, della gestione del reso e-commerce: reinserire velocemente nel circuito di vendita un prodotto restituito consente di evitare la creazione di leftover, i quali invece, generalmente, a causa di processi di restituzione lunghi e complessi, cadono dell’obsolescenza.  Al tempo stesso, elaborare in modo funzionale le spedizioni evitando errori di spedizione diminuisce il numero di transiti effettuati dal corriere per il recupero della merce.

Aggiungere piccoli componenti per risolvere singoli problemi si traduce in un ingestibile incremento della complessità. Rielaborare il disegno complessivo è la via per raggiungere livelli di eccellenza, e soltanto un partner affidabile come MHART può accompagnare le aziende in questo percorso.